Indice degli argomenti
Un buon modo per iniziare a promuovere la tua attività consiste in una serie di azioni, fatte per vivere e capire meglio il “tessuto sociale” attorno alla tua impresa.
Partiamo da un presupposto: siamo bravissimi a vedere i problemi dell’umanità, ma non ci accorgiamo del rubinetto in casa che perde.
Cosa intendo dire? In Italia, i diversi governi che si sono alternati negli ultimi anni (a prescindere da destra, sinistra, centro, governi tecnici, ecc…), si sono arrabattati costantemente su come salvare banche e grandi imprese, senza tener conto del fatto che, come ormai noto da qualche anno, a dare una prospettiva di crescita economica non sono i grandi colossi MA le piccole e medie imprese; quelle locali, per intenderci.
Già in passato, in altre stagioni politiche difficili e controverse, uno stuolo di minuscole aziende, di impianto famigliare e con a capo titolari provenienti per lo più dai ceti popolari, hanno concorso a tenere a galla la nostra industria manifatturiera, puntando i piedi e adoperandosi per impedirne la deriva quando quelle di maggior stazza e appartenenti alle principali dinastie imprenditoriali si trovavano con l’acqua alla gola o alle prese con ardui processi di ristrutturazione.
(VALERIO CASTRONOVO – I nuovi modelli di successo per le pmi)
Come ha fatto la piccola e media impresa a prosperare in questa situazione? Le risposte, sono molteplici: si va dall’innovazione tecnologica, alla specializzazione del marchio, dalla scelta di manodopera qualificata a vere e proprie “idee geniali”.
La cosa interessante però, è che molte di queste ottime idee possono essere riassunte nel concetto di “marketing localizzato” (local marketing).
Il marketing localizzato comprende, in sostanza, tutte quelle attività che metti in atto per promuovere, sul territorio, la tua impresa.
È un argomento che vale la pena di studiare approfonditamente, ma intanto puoi iniziare a promuoverti grazie a qualche semplice consiglio!
1 – Conosci i tuoi clienti
Ti sto vendendo questo prodotto perché so che lo vuoi, so che ne hai bisogno, o solo perché lo dico io?
Se hai aperto un’azienda, avresti già dovuto rispondere a questa domanda. È il punto di partenza nelle strategie di marketing per ogni business, perché conoscere i propri clienti significa riuscire a creare campagne più precise (sia offline che online), che mirino a soddisfare i suoi bisogni specifici e risveglino i suoi interessi.
Prova a creare “un prototipo del tuo cliente”: quello tipico, quello ideale, quello che vorresti attrarre a te ma finora non ci sei riuscito; in questo modo potrai risolvere dubbi e richieste particolari e dettagliate, creando un’offerta perfettamente su misura per il tuo target.
Prova a definire un prototipo rispondendo a queste poche domande, riguardo i tuoi clienti attuali:
- Qual è la loro età?
- Che lavoro fanno?
- Sono di entrambi i sessi?
- Dove passano le loro giornate solitamente?
- Dove posso intercettarli durante la loro giornata tipo?
- Che interessi hanno?
- Perché scelgono (con quale intenzione) il tuo servizio?
- In che modo scelgono di acquistare un servizio come il tuo?
- Valutano solitamente anche altre proposte?
- Puoi offrir loro qualcosa di meglio (o in più), rispetto alla tua concorrenza?
Poniti sempre queste domande, perché ti permettono di capire e conoscere sempre di più i tuoi clienti. Inizialmente forse non ci farai caso, ma a distanza di tempo ti assicuro che ti accorgerai di quanti miglioramenti avrai portato alla tua attività.
2 – Come vivono la tua azienda i tuoi clienti?
Ovvero: se vengo nel tuo negozio/impresa/azienda, passo un momento piacevole?
Se hai un’azienda, un negozio, comunque un’attività con una location visitabile quotidianamente dai tuoi clienti, hai la possibilità di interagire in modo diretto con loro e con la comunità che ti circonda.
Le piccole e medie imprese di successo hanno capito questo concetto: accogli le persone, ascoltale, dai consigli, fatti conoscere e riconoscere, apprezzare e ricordare.
Tante volte un basta un gesto semplice: sii accogliente, offri ai tuoi clienti una bevanda, metti a disposizione gratuitamente la rete wifi; e anzi, approfittane per farti pubblicità, così da restare nel loro ricordo: anche una password particolare o simpatica della tua rete può farti entrare nella testa dei tuoi potenziali clienti.
3 – Conosci i colleghi e i competitors vicino a te
Fare networking! Fare networking! FARE NETWORKING!
Ok, forse sono ripetitivo ma il concetto è tanto semplice quanto logico: da soli non si vince.
Non perché tu ne abbia le capacità, ma perché fai parte di una comunità che è viva, che respira intorno a te e che allo stesso modo può tanto renderti grande quanto farti muro. Partecipa alle iniziative degli enti (di tuo interesse), conosci chi fa il tuo lavoro nei paraggi, chi fa qualcosa di simile ma con un target diverso, chi fa qualcosa di diverso ma la cui collaborazione potrebbe tornarti utile.
Magari conosci un musicista che suona spesso ai matrimoni, a cui chiedono se conosce fotografi per la cerimonia; guarda caso, tu sei un fotografo freelance.
Tieni monitorati anche gli eventi organizzati dalle amministrazioni locali, per farti inserire (nel caso ci sia la giusta occasione) o anche solo apparire sui materiali promozionali.
4 – Collabora con gli altri
Ovvero: il marketing localizzato passa attraverso una rete di conoscenze
Co-marketing è una parola che si usa per indicare delle situazioni in cui due esercenti collaborano per portare due prodotti “in relazione” allo stesso cliente, in modo da creare nella sua testa una “catena” idealizzata dove l’acquisto del primo prodotto nel primo negozio porta conseguentemente all’acquisto del secondo prodotto nel secondo negozio.
Per fare un esempio banale basta immaginarsi un negozio di sci che potrebbe collaborare con uno di attrezzatura specifica come tute o caschi, ed indirizzare i clienti verso il secondo, esponendo alcuni dei suoi attrezzi in negozio accompagnati ad un’offerta speciale.
Questa è una delle strategie di marketing localizzato: cerca negozi o aziende che abbiano clienti simili o comunque vicini ai tuoi, così da poter immaginare e provare a fare delle collaborazioni.
Facendo co-marketing tramite attività complementari, potreste riuscire a generare benefici utili per entrambi.
5 – Tieni dei corsi, organizza eventi
Fai sapere dove sei con qualcosa di utile e alternativo
All’inizio della mia esperienza mi venne chiesto di organizzare alcuni corsi gratuiti (lezioni aperte a dire il vero) che si sarebbero tenuti all’interno del nostro studio.
Io mi chiedevo che utilità avesse, in fondo i ragazzi lavorano con grande qualità e, pensavo, se devono tenere dei corsi è giusto che quantomeno siano a pagamento.
Le persone che presero parte al corso si rivelarono tutte interessanti, per svariati motivi: alcuni facevano un lavoro simile al nostro ma possedevano conoscenze diverse, alcuni facevano un lavoro nello stesso ambito (quello tecnologico), altri erano curiosi degli argomenti trattati.
Le loro diverse conoscenze si rivelarono molto utili e interessanti, capaci di creare connessioni e collaborazioni fino a quel momento inaspettate (magari nemmeno pensate) e che magari torneranno nuovamente utili in futuro.
6 – Offri servizi “extra” gratuiti
Un servizio gratuito è sempre un bene per le tue strategie di marketing
Insegno chitarra classica da quasi 10 anni e ho sempre offerto la prima lezione come prova gratuita:
mi dà modo di fare una chiacchierata con l’alunno/a (e con i suoi genitori, nel caso sia minorenne), di capire i suoi gusti musicali, di capire se sarà meglio avere un approccio severo o disteso, se si tratta di una persona che apprende più velocemente la tecnica, ma è più lenta sulla postura o viceversa.
Allo studente permette di iniziare a conoscermi, sia nel “ruolo di scambio lavorativo”, sia al di fuori, prima e dopo la lezione; il fatto che offra gratuitamente il mio tempo viene riconosciuto come un valore, tant’è vero che nessuno ha mai deciso di non venire più dopo quella lezione di prova.
Attenzione, offrire servizi “extra” in modo gratuito è ben diverso dal fare i mega-sconti della disperazione:
- Nel primo caso “fai un regalo” al possibile cliente che, conoscendoti meglio, potrebbe affezionarsi a te;
- Nel secondo caso ormai è noto che quel tipo di offerte sono la premessa per un finale tragico già scritto; quando vengono fatte, dietro all’offerta di solito si cela “l’acqua alla gola”.
Piuttosto: Crea dei gadget, oppure regala una serata particolare nella tua struttura
7 – Appari sui giornali locali
Ovvero: editoria e carta stampata sono morte, o quasi…
L’anno scorso, l’associazione di musicoterapia per cui lavoro comparve su un giornale, il principale quotidiano della provincia di Brescia.
Un giornalista si era interessato al nostro metodo particolare e non convenzionale di fare terapia attraverso la musica, diverso dalla concezione solita della materia.
Eravamo un’associazione nata da poco, ma questo articolo aumentò largamente i contatti, i like alla pagina di Facebook (grazie alla versione online) e anche gli utenti iscritti alle attività dell’associazione!
Se hai una bella storia da raccontare sulla tua impresa, fallo! Alla gente piacciono le belle storie, inoltre, il campo dell’editoria quotidiana ha ancora un largo bacino di utenza (mio zio non sa andare su internet, ma tutte le mattine legge il giornale mentre beve il caffè al bar).
Non hai una storia intrigante o pensi di non averla? investi in pubblicità, comunica eventi, trova un’immagine riconoscibile da mettere su un giornale quando fai pubblicità, in modo che la gente si possa ricordare di te, grazie a questa immagine riconoscibile.
8 – E online?
Le strategie di marketing localizzato sul web
Ovviamente il web offre tutto un nuovo mondo dove sviluppare e geo-localizzare la tua impresa, grazie agli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia.
Un’agenzia di comunicazione come la nostra, ad esempio, si occupa sia della parte offline che di quella online.
Questo perché le persone vanno conosciute dal vivo: chiacchiera con qualcuno, frequenta la nicchia di clienti e persone “vicine” ai tuoi interessi/zone, con tutte le particolarità che ogni luogo possiede. Questo fa sempre la differenza.
Perché i tuoi clienti, o chi usufruisce del tuo servizio, è sempre una persona vera, che vive nel mondo reale.
La comunicazione digitale poi, consiste nell’aver acquisito una forte esperienza nel marketing classico sul campo, e nella complicazione che comporta lo spostamento di tutti gli elementi e i meccanismi di acquisto nel mondo web, e di potenziarli grazie all’uso degli strumenti digitali (in continua evoluzione).
Ma il discorso sulla parte digitale e online lo vedremo meglio nei prossimi articoli…
See you later, alligator!