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Il marketing ora è diventato qualcosa che conoscono tutti, chi più chi meno. Nella tua vita avrai sicuramente sentito qualcuno parlare in marketinghese, con tutti quei termini propri del mestiere come target, brand identity, call to action, keyword…
Il marketing non è più quel mostro oscuro che si fa fatica a comprendere, ma è diventato una cosa alla portata di tutti. Certo, per attuare delle strategie vere e proprie è necessario avere delle competenze da applicare in questo campo, ma stiamo parlando del marketing in generale, che al giorno d’oggi, sta alla base per la crescita di qualsiasi azienda.
Quello che intendo dire è che qualsiasi imprenditore sa che non basta creare la propria azienda offrendo dei prodotti o dei servizi e aspettare che il cliente arrivi così, per caso. Nel vastissimo mercato nazionale e internazionale, se si vuole crescere, bisogna andare a cercarsi i propri clienti, utilizzando diverse strategie.
Una di queste strategie è il brand positioning, la conosci? Se sì, potresti trovare degli spunti interessanti in questo articolo, se invece non l’hai mai sentita nominare, puoi iniziare da qui per conoscere questo mondo 👇
Brand positioning: il nome dice tutto, o quasi
Cos’è il brand positioning? Andiamo subito al sodo.
Posizionare il proprio brand significa creare la propria comunicazione aziendale basandosi sull’analisi del mercato: il suo scopo è quello di creare uno spazio nella mente delle persone dedicato al tuo brand.
Per fare questa cosa è necessario studiare, progettare e attuare una strategia, ma posso dirti subito un segreto: la cosa principale a cui devi prestare attenzione è la differenziazione.
In qualsiasi campo esistono i competitor, non solo, ne esistono troppi. Ti faccio un esempio: quanti brand che producono scarpe conosci? Timberland, Adidas, Gucci, Nike, Superga, Geox e potremmo andare avanti tutto il giorno con l’elenco, la cosa interessante è che probabilmente conosci tutti questi brand e li collochi in un determinato “spazio” all’interno della tua mente.
Timberland produce scarpe da trekking e si rivolge ad un pubblico che ama l’abbigliamento casual, ma che vuole dei prodotti di qualità. Geox produce sempre scarpe, ma per un pubblico diverso: “Geox, la scarpa che respira”, ti dice niente? L’azienda in questo caso mira a soddisfare un bisogno diverso, ovvero quello di far “respirare” il piede. Le Superga nascono invece come prodotto sportivo economico, dedicato a chi ama giocare a tennis o fare ginnastica.
Come vedi, queste sono tutte aziende che producono scarpe, ma si differenziano grazie a diversi fattori, che si possono grossolanamente semplificare in:
- bisogni
- interessi
- dati demografici
Questi marchi hanno avuto successo perché sono riusciti a trovare il loro spazio all’interno del mercato, riuscendo a soddisfare un determinato bisogno del pubblico da loro scelto, il target.
Questioni pratiche del brand positioning
È interessante il discorso sulla differenziazione e sicuramente è fondamentale per partire, ma qual è lo step successivo?
Ciò che devi fare dopo aver definito il tuo angolo di attacco è creare dei contenuti, nel senso: come vuoi comunicare il tuo brand? Vuoi utilizzare il formato video? Vuoi utilizzare il copywriting? Tutti e due? Per scegliere la tua strategia però devi scegliere anche il tuo canale di comunicazione.
Dopo aver individuato il tuo target, potrai capire quale piattaforma utilizzare per arrivare in modo semplice ed efficace alle persone. Ne esistono diverse: sito web, social, tv, giornali, fiere e via dicendo.
Ogni canale ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma soprattutto ha il proprio modo di comunicare: se, per esempio, sceglierai Instagram per promuovere i tuoi prodotti di bellezza, è chiaro che opterai per una comunicazione “visuale” incentrata sulle immagini e sui video da postare nel feed o nelle storie.
Se invece il tuo pubblico è più “aged” potrai trovare maggiore riscontro su canali classici come la televisione o il giornale che supportano formati un po’ diversi dai social.
Quello che devi tenere a mente è che è inutile cercare di piacere a tutti: scegli il tuo target e indirizza i tuoi sforzi su di esso e in parallelo scegli una sola o al massimo due piattaforme su cui essere presente.
Spaziare tra più piattaforme ti porterà via tempo ed energie, che in sostanza si traducono in soldi. Se sarai bravo a individuare il tuo pubblico però non avrai problemi e potrai concentrarti nella comunicazione con esso.
Ogni piattaforma ha però bisogno di un “campo base” a cui fare riferimento: da Instagram puoi reindirizzare il tuo potenziale cliente al tuo e-commerce oppure da Linkedin puoi indicare il tuo sito web vetrina. Le possibilità sono tante e personalizzabili, la cosa certa è che realizzare un sito web è un ottimo modo per essere visibile agli occhi del cliente come azienda vera e propria. Infatti, la realizzazione di siti web, aiuta alla creazione dell’immaginario del brand e a dare un’immagine professionale al potenziale cliente.
Anche il rapporto con i clienti è brand positioning
Fare brand positioning non è solo fare ricerche di mercato e differenziarsi, è anche necessario mantere alta la reputazione dell’azienda ad esempio migliorando il rapporto con il cliente.
Questo si può fare in tanti modi, come perfezionare il servizio di assistenza o implementare un servizio di consulenza dove possibile: quello che devi fare è seguire il cliente in tutti gli step accompagnandolo nel suo percorso di acquisto.
Inoltre, non basta portare il cliente a vendere, ma è anche necessario preoccuparsi di ciò che avviene anche dopo la vendita del prodotto o del servizio: se il cliente sarà soddisfatto potrà fungere da promotore dell’azienda in modo spontaneo consigliandola ad amici e parenti, se invece non sarà soddisfatto, l’effetto potrebbe essere opposto.
Piccolo riassunto 👇
Hai letto fino a qui? Per ringraziarti ti faccio un breve riassunto da tenere sempre a mente. Per fare brand positioning e quindi guadagnarsi un posto nella testa del tuo pubblico ti serve:
- un target;
- una specializzazione o differenziazione che ti distingue dagli altri;
- dei contenuti su misura per il tuo pubblico;
- mantenere un rapporto di fiducia con i tuoi clienti!
Per ora è tutto sul brand positioning, ma se ti interessa l’argomento, prova a leggere gli altri articoli, clicca qui sotto!