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La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane.
Italo Calvino
La comunicazione visiva è anche questione di creatività, ma non è così semplice da poter essere gestita autonomamente da un’azienda che si occupa di tutt’altro.
Per questo motivo, molte realtà si appoggiano ad un’agenzia grafica professionale, specializzata nel design della comunicazione e nel trasmettere visivamente la mission aziendale.
Uno studio grafica si occupa di tutta la parte che comunica visivamente il brand e ha quindi a che fare con l’immagine aziendale che verrà trasmessa al pubblico. Quando un’azienda decide di creare i biglietti da visita, le grafiche per un sito, le brochure o dei volantini, si affida solitamente ad uno studio grafico che sia in grado di adattare le esigenze dell’azienda alle richieste del consumatore.
Il logo è uno degli elementi più importanti per costruire la brand identity di un’azienda e deve essere sempre correlato con gli altri elementi che costituiscono l’immagine riconoscibile dell’azienda, a formare l’immagine coordinata.
Cosa succede quando un’azienda decide di cambiare logo?
Questa azione si chiama rebranding, ovvero il rinnovamento dell’immagine coordinata dell’azienda: oltre al logo puoi cambiare il font, le grafiche dei tuoi biglietti da visita e sito web.
Quindi il rebranding può comprendere anche il cambiamento di tutta la struttura visiva che compone il brand identity e addirittura il rinnovamento del nome stesso dell’azienda.
Ma perché le aziende cambiano logo?
Ci sono moltissimi motivi che possono spingere un’azienda, anche importante e riconosciuta, a cambiare logo e immagine aziendale, tramite uno studio grafica. Vediamone alcuni insieme!
Il motivo più comune di tutti per il quale un’attività dovrebbe cambiare logo è perché questo è fuori moda. Sono moltissime le aziende che decidono di rinnovarsi ciclicamente, ma ci sono realtà che, avendo una storia centenaria, vantano di un repertorio di loghi davvero vasto. Un esempio può essere quello della Pepsi: vi immaginate quanti loghi abbia cambiato l’azienda dal 1898 fino ad adesso? Ben 11 loghi. Già, dalle origini dell’azienda fino ad ora, l’immagine della Pepsi è cambiata molte volte, semplicemente per un fattore estetico.
Un’altra azienda che ha fatto un percorso simile, per quanto riguarda l’immagine aziendale, è la LEGO, che dal 1934 al 1998 ha cambiato fino a 19 loghi.

Un altro motivo che potrebbe spingere un’azienda importante a cambiare logo, può essere la brutta reputazione che si è creata nel tempo. Questa può essere causata da una cattiva gestione del marketing oppure dall’associazione del brand a personaggi discutibili. In questi casi, quando la brand reputation di un marchio non è buona, le aziende decidono di cambiare logo e spesso anche il nome, per ribaltare l’immagine che si è creata.
Anche nel caso in cui l’azienda volesse cambiare il proprio approccio rispetto al target di riferimento, cambiare immagine aziendale è la scelta più giusta. In questo caso si parla di riposizionamento, ma cosa vuol dire?
Significa rinnovare tutto ciò che riguarda la mission aziendale, ovvero il logo, il payoff, le scritte e tutti gli elementi che riportano alla filosofia dell’azienda. Se si vuole cambiare target di consumatori e aumentare il ventaglio di produzione, bisognerà cambiare anche approccio.
Spesso le aziende si fondono, si separano o vengono acquisite da altre realtà. In questo caso ci sono diverse possibilità: o si cambia nome e logo, optando per un’immagine completamente nuova dell’azienda “ripartendo da zero”, oppure, nel caso di una fusione, si può rappresentare l’unione attraverso il logo. Un esempio di questo tipo può essere l’incorporazione delle agenzie Milano Assicurazioni, Premafin e Unipol Assicurazioni da parte di Fondiaria-Sai, fino a formare UnipolSai nel 2014.
Cambiare logo non significa sempre fare un rebranding del marchio: spesso un’azienda decide di cambiare semplicemente mission, oppure vuole rafforzare i propri punti deboli, o cambiare strategia di marketing. Questi non sono cambiamenti sostanziali che però non possono essere fatti da persone che non sono del settore: contatta uno studio grafico che saprà gestire tutto ciò che riguarda la tua comunicazione visiva in modo efficace e funzionale!
Cambiare logo non è sempre la scelta giusta
Ci sono stati dei casi in cui il rebranding non è stata la scelta più adatta da fare, per esempio nel caso di GAP, nota azienda statunitense che produce abbigliamento e accessori. Quando il marchio ha deciso di cambiare logo ci sono state moltissime proteste da parte dei fan che hanno spinto l’attività a riutilizzare il vecchio logo.

Lo stesso è accaduto a IKEA quando, dopo aver cambiato tutta l’immagine coordinata dell’azienda e tutti i cartelli all’interno dei negozi con il font Verdana, si è generato spaesamento nei fan.
Il lavoro di uno studio grafica Brescia
Uno studio grafico è strettamente correlato al marketing, per questo alcuni studi, come DScom, offrono altri servizi che completano la strategia comunicativa dell’azienda. Un esempio può essere l’utilizzo della SEO per posizionare il sito web nelle prime pagine della ricerca di Google, oppure la gestione dei social come Instagram, Facebook e LinkedIn.