Indice degli argomenti
A volte mi chiedo: affiderei mai la mia descrizione professionale a una persona che non mi conosce? o ad un amico che però non conosce il mio lavoro?
…Trasmettere ad altri quella che tu credi sia l’immagine aziendale esatta che tu e la tua impresa vorreste trasmettere è una cosa maledettamente difficile…
Nel nostro campo, quello della comunicazione digitale, il modo per superare questa difficoltà è affidarsi a dei professionisti; questo fa SEMPRE la differenza tra un lavoro fatto bene ed uno fatto male. Vediamo perché…
Quando ero ragazzino mia cugina mi tagliava i capelli; li volevo corti e basta, senza grosse pretese; semplicemente, non mi importava.
Poi arrivò l’adolescenza, ed io, in piena ribellione punk, volevo farmi la cresta. Capii, a spese della mia testa, perché la gente andasse dal parrucchiere invece che farsi tagliare i capelli in casa da parenti più o meno capaci.
Così come: se stai male ti rivolgi ad un medico, se devi fare una denuncia vai dai carabinieri, se la tua casa è in fiamme conviene chiamare i vigili del fuoco (e se ci sono i fantasmi chiami i Ghostbusters).
Quindi, se devi comunicare in modo efficace chi sei, la tua immagine aziendale, il tuo approccio, chi chiami?
Se devi realizzare un sito per la tua azienda, con delle belle foto, un bel video, dei contenuti interessanti e posizionanti, che mostrino alla gente l’immagine della tua azienda nella sua veste migliore, chi chiami?
“Ah si, quel tizio tanto bravo a far le foto, ma sì il fratello di quella lì”,
E poi c’è:
“Quello in azienda che è bravo con i computer, facciamogli fare il sito”.
Secondo questa logica, se sto male chiedo a mia nonna che era erborista e se avevi qualche malanno ti curava “alla sua maniera”; allo stesso modo, invece che denunciare una persona ai carabinieri, posso denunciarlo al mio vicino di casa di due metri per 130 kg a cui piace andare a “fare brutto”. Così, se la casa va a fuoco, posso mandarti un amico che “ha fatto il corso per le emergenze in azienda” e quindi sa usare un estintore.
Spero che questi esempi ti abbiano regalato mezzo sorriso, perché è questo che dovrebbero fare.
Trovo assurdo immaginare un mondo dove rischieresti di fare un lavoro orrendo (o di farti del male), pur di non rivolgerti ad un esperto (ma al “tizio che conosci”).
Esempio: Hai finalmente deciso di tenere una pagina professionale, su uno dei vari social ormai presenti nel mondo, che porti pubblicità, like e possibilmente clienti.
Per i primi mesi tutto funzionava, avevi ottimi articoli per i post e belle foto in archivio da utilizzare; poi però inizi ad accorgerti che scrivere post sempre nuovi ed interessanti, abbinati a foto accattivanti scelte sempre con logica e gusto, occupa una quantità massiccia del tuo tempo, che però dovrebbe essere dedicato al marketing nella sua totalità.
Dedichi ancora molto tempo ai post, ma non riesci più a trovarne per finire l’ecommerce del sito web, che nel frattempo era in lavorazione; inoltre hai dovuto mettere il sito stesso in sospeso, mentre lo aggiornavi per implementare appunto la parte di commercio online.
Se ti carichi di troppe operatività di comunicazione rischi di:
- Non avere più tempo per seguire il resto;
- Trovarti a studiare come realizzare lavori complessi (e perdere altro tempo), che poi non ti torneranno più utili;
- Ottenere comunque risultati mediocri, rispetto ad un lavoro professionale;
- Non ricevere nessuna gratifica, o complimento (da colleghi e clienti), per il lavoro svolto;
E se avessi semplicemente preso le scelte “tattiche”, come un bravo allenatore che dà le indicazioni ai suoi giocatori, e nel frattempo ci fosse stato qualcuno che svolgeva il lavoro pratico?
Perché un professionista esterno svolge un ruolo chiave nella delega e divisione dei compiti: ti permette di alleggerire le tue incombenze e di non diventare un mostro tentacolare costretto a fare mille cose insieme allo stesso momento.
E vero, siamo nell’epoca del multitasking, ma per quanto tu sia bravo, arriverà il momento in cui dovrai per forza affidare alcuni dei tuoi compiti ad altri, perché gestire tutto autonomamente comporta limiti fisici e pratici, mentre il lavoro di un professionista offre maggior cura e precisione nella realizzazione di un progetto.
Tranquillo, so che non è facile fidarsi e so che non è nemmeno facile ammettere di non riuscire a fare tutto da soli.
Perché tu, a livello tecnico e con tutto il tempo del mondo, potresti fare tutto da solo: peccato che ci siano una serie di limiti, umani e pratici.
Pensare che fare comunicazione sia facile e rapido è in realtà un pensiero comune a moltissimi manager.
Purtroppo non lo è.
Lo si pensa solamente perché i mezzi tecnologici che permettono di fare comunicazione (Facebook, LinkedIn etc.), vengono usati da tutti praticamente tutti i giorni (anche solo come utenti) perché, sempre più, tutti abbiamo accesso all’uso di questi strumenti.
Infatti, questi mezzi vengono sviluppati dalle loro case produttrici proprio perché tutti quelli che hanno un’attività possano usarli e “pensare di farcela”(e magari spendere il denaro per promozioni con loro).
Ma fare comunicazione digitale non si limita a “riuscire a fare il post su Facebook”, piuttosto, mira ad ottenere un contatto reale da parte di potenziali clienti, al termine di una campagna di acquisizione clienti su Facebook.
Il web è un mezzo di comunicazione, non il fine della tua comunicazione.
Trasmettere ad altri l’immagine aziendale che vorresti davvero trasmettere è una cosa maledettamente difficile…
La comunicazione fatta da uno studio è come andare da un sarto per farsi cucire un abito su misura: ti affidi ad un professionista esperto, perché consapevole della sua capacità di garantire uno standard di qualità elevato.
Fermo un attimo. Non voglio che l’aggettivo “esperto”, sopra citato passi inosservato; affidandoci al buon vecchio vocabolario:
Esperto: Che ha acquistato completa conoscenza di qualcosa tramite lo studio, la consuetudine, l’esercizio; che ha esperienza.
Cosa significa questo, nel campo del “fare comunicazione?”
Significa che un esperto avrà sempre consigli utili e preziosi, mediati:
- Da situazioni già vissute in precedenza;
- Dai successi e dagli errori;
- Dalla consapevolezza acquisita riguardo cosa funziona o meno;
Un professionista esterno sa come affrontare le difficoltà, perché probabilmente altri suoi clienti ne hanno avute di simili in passato, quindi lui stesso le avrà già vissute un migliaio di volte; inoltre, ha una visione d’insieme e un modo di lavorare, quando ti suggerirà di seguire o meno una strada, frutto di tutto ciò che ha esperito fino ad oggi.
Come puoi iniziare a migliorare la tua comunicazione digitale insieme ad un professionista?
1 – Definisci i tuoi obiettivi internamente alla tua azienda.
Ricordati di scegliere obiettivi reali come:
- Migliorare l’opinione nei confronti della tua azienda;
- Attrarre partner più competenti;
- Mantenere alto il gradimento dei tuoi clienti attuali;
- Individuare i clienti tipo più redditizi;
2 – Trova un professionista che ti supporti
Purtroppo i professionisti, i veri professionisti in questo settore, sono pochissimi. Non valutarli solo a parole, ma cerca di ottenere risposta a tutte queste domande:
- Hanno un portfolio da valutare?
- Sono specializzati in quello che ti serve?
- Hanno buone referenze dai loro clienti?
- Le promesse vengono fatte a voce o garantite a contratto?
- Qual è la loro prassi comportamentale con i clienti?
Noi, per esempio, siamo specializzati in comunicazione digitale e la realizzazione dei nostri progetti è coperta da una garanzia di rimborso completo, a dimostrazione della sicurezza acquisita in ciò che facciamo.
Seguiamo in prima persona e in modo costante i nostri clienti, affidandogli un Referente Unico. Un esperto in comunicazione, un’unica persona con la quale: parlare, confrontarsi, confessarsi e alla quale chiedere consiglio. Sempre disponibile (anche la domenica, casomai foste in fiera).
Specialisti in diversi settori dell’informatica vengono poi coordinati, in agenzia, dal Referente Unico, che ha il compito di consegnare tutto secondo aspettative e, soprattutto, tempistiche.
I risultati vengono poi costantemente monitorati e, sulla base di questi, si stabiliscono con i nostri clienti, gli obiettivi successivi.
3 – Confrontati con loro in merito agli obiettivi di identità aziendale
Parla con gli esperti di ciò che hai in mente di fare. Assicurati che queste persone siano in linea con la tua idea e capiscano davvero quello trasmettere attraverso la tua identità aziendale.
Assicurati che parlino sempre in maniera che tu capisca quello che stanno dicendo.
Spesso, persone tecniche e commerciali si riempiono la bocca di termini tecnici per “gonfiare il petto”, oppure perché proprio non riescono ad evitare di usarli, essendo per loro naturale e quotidiano.
Ma ti assicuro che gli stessi concetti possono essere spiegati con parole più semplici e comprensibili, ed è molto più importante per te riuscire a comprendere davvero cosa ti stiano dicendo.
4 – Monitora la situazione
Goditi il lato intellettivo del lavoro, e lascia ad altri il resto delle operazioni, facendoli lavorare e monitorando di tanto in tanto la situazione. Concentrati sul lavoro relativo alle questioni interne all’azienda.
5 – Analizza i risultati e procedi oltre
Analizza i risultati ottenuti e, sulla base di questi, stabilisci nuovi obiettivi per il futuro, insieme ai tuoi consulenti.
See you later, alligator!